L'Europa approva un nuovo regolamento sul vino biologico

10/2/2012 17:38:25
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L'Europa definisce le regole sul vino biologico. Il Comitato permanente per la produzione biologica (SCOF) a Bruxelles ha infatti approvato il nuovo regolamento sul vino biologico che sarà nelle prossime settimane pubblicato in Gazzetta ufficiale Ue. Un risultato atteso da anni in particolare per il settore del vino che era rimasto l'unico che non rientrava nelle regole generali fissate da Bruxelles, con il regolamento 834 del 2007, sulle produzioni biologiche.

Finora sono prodotti da "uve biologiche"
Qualcuno a questo punto potrebbe obiettare che, sugli scaffali dei supermercati o in enoteca, bottiglie di vino che fanno riferimento alla produzione biologica già esistono. In realtà, le cose non stanno esattamente così. Finora è stato possibile mettere in commercio vino prodotto da "uve biologiche" che è cosa diversa dal vino biologico tout court. Le regole sulla produzione bio, infatti, si fermavano al vigneto e quindi alla materia prima e non coinvolgevano anche la cantina e la fase della trasformazione.

La contrapposizione fra Nord e Sud Europa
Un'esclusione tutt'altro che casuale perché su questo punto si registrava in Europa una contrapposizione forte. In particolare paesi del Nord Europa e paesi mediterranei si sono spaccati sulle noRme relative all'uso dei solfiti nella fase di trasformazione del vino (un ultimo tentativo di compromesso era fallito appena pochi mesi fa, nel giugno 2010). Il fronte dei paesi mediterranei, infatti, che possono contare su climi più caldi e miti volevano una forte riduzione del ricorso ai solfiti in cantina se non la lro totale eliminazione. D'altro canto invece, i paesi nordici (Germania, Austria ma anche parte della Francia) hanno sempre rivendicato di non poter fare a meno dell'anidride solforosa in cantina per stabilizzare i vini correggendo i "difetti" delle uve prodotte in climi freddi. Ora finalmente la soluzione con un regolamento che in materia di solfiti consentirà di utizzarne massimo 100 milligrammi al litro per i vini rossi (contro i 150 dei rossi convenzionali) e un massimo di 150 milligrammi al litro per i vini bianchi e rosati (contro i 200 consentiti per i corrispondenti vini non biologici).

Applicazione dalla vendemmia 2012
Le nuove norme saranno applicabili già a partire dalla vendemmia 2012. Inoltre sarà possibile utilizzare il logo vino biologico anche per le bottiglie di annate precedenti per le quali sia però possibile dimostrare che sono stati prodotti senza violare i limiti fissati dalla nuova normativa.

Ciolos: garantire un'offerta chiara ai consumatori
«Sono lieto che sia stato raggiunto un accordo – ha commentato il Commissario Ue all'Agricoltura, Dacian Ciolos –. Era infatti importante fissare norme armonizzate al fine di garantire un'offerta chiara ai consumatori, che sono sempre più interessati ai prodotti biologici. Constato con piacere, inoltre, che le norme adottate stabiliscono in modo trasparente la differenza tra vino convenzionale e vino biologico - come è il caso per altri prodotti biologici. In tal modo si dà ai consumatori la certezza che un "vino biologico" sia stato prodotto applicando norme di produzione più rigorose».

Catania: finalmente è stato colmato un vuoto normativo
«Finalmente – ha aggiunto il ministro per le Politiche agricole, Mario Catania – è stato colmato un vuoto normativo che impediva ai produttori di vino biologico di poter utilizzare il logo europeo. Il regolamento credo possa ritenersi un primo importante passo per soddisfare le esigenze dei produttori italiani e dei consumatori. Un punto di partenza dal quale, continuando il proficuo lavoro svolto dall'amministrazione d'intesa con le organizzazioni dei produttori del settore, sarà possibile effettuare in futuro le revisioni ed integrazioni che si renderanno necessarie».