L’energia prodotta da rinnovabili è superiore ai consumi delle famiglie

16/9/2010 16:06:35
News
13.08.10
Secondo un’elaborazione dell’Ufficio studi della Confartigianato, l’energia elettrica da fonti rinnovabili ha continuato a correre facendo registrare un incremento del 19,2 per cento rispetto al 2008, pari a 69.330 GWh.
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Nonostante la crisi economica, che ha fatto crollare nel 2009 la produzione di elettricità da fonti tradizionali (-8,3 per cento), l’energia elettrica da fonti rinnovabili, in controtendenza, ha continuato a correre facendo registrare un incremento del 19,2 per cento rispetto al 2008, pari a 69.330 GWh. Una quantità, evidenzia un’elaborazione dell’Ufficio studi della Confartigianato, superiore ai consumi delle famiglie (68.924 GWh). Nel 2008, la produzione verde copriva fino all’85 per cento dei consumi casalinghi. La quota di elettricità verde maggiore è stata prodotta in Val D’Aosta, dove la produzione elettrica da fonti rinnovabili supera di addirittura quattro volte (385 per cento) i consumi interni. Merito dell’idroelettrico, che ha favorito anche l’ottima performance del Trentino Alto Adige, al secondo posto con una quantità di elettricità da fonti rinnovabili pari a una volta e mezzo i consumi. Ampie quote di consumo vengono però soddisfatte anche in Calabria (56 per cento), Molise (49,6 per cento), Abruzzo (39,5 per cento), Basilicata (35,2 per cento). La fonte pulita più ‘dinamica’ nel 2009 è risultata il solare (+250,5 per cento). Segue l’eolico (+34,6 per cento), poi biomasse e rifiuti (+27,9 per cento). Idroelettrico +18,1% mentre la geotermia evidenzia il segno meno (-3,5 per cento), che tuttavia con il 70,9 per cento detiene il primato. Se si esclude l’idroelettrico, sottolinea l’ufficio studi della Confartigianato, il 47 per cento della produzione da rinnovabili si concentra, a sorpresa, nel Mezzogiorno, il 31 per cento nel Centro e il 21 per cento al Nord. Sempre ancora secondo Confartigianato, risulta evidente negli ultimi cinque anni il passaggio tra le fonti verdi e il petrolio: la quota dalle rinnovabili ha fatto registrare un incremento di 3,1 punti percentuali, rispetto al gas naturale (+1,7 punti), mentre si è ridotto il contributo del petrolio (-3,8 punti) e dei combustibili solidi (1,3 punti in meno). L’Italia, che sconta ancora il ritardo con i paesi del Nord Europa, è anche il paese dove il peso delle rinnovabili sui consumi sta crescendo di più che altrove: + 1,6 per cento, contro l’aumento dell’1,1 per cento della Spagna, dello 0,8 per cento della Francia, dello 0,5 nel Regno Unito e la diminuzione di 0,1 punti della Germania. L’energia verde è anche fonte di occupazione e ottimo traino di ripresa: sempre secondo l’ufficio studi Confartigianato, nel primo trimestre 2010, anche dopo un anno di forte recessione, il settore delle imprese potenzialmente interessate alle fonti rinnovabili registra una crescita del 2,7 per cento, più accentuata nel Mezzogiorno (+4,1 per cento) e nel Centro (3,6 per cento), mentre nel Nord la crescita è robusta ma meno marcata (1,5 per cento). Nel primi tre mesi in Italia ci sono poi 86.079 aziende (prevalentemente imprese di installazione di impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione), potenzialmente interessate dalle fonti rinnovabili, con una stima di 332.293 occupati e una dimensione media per impresa di 3,9 addetti.

fonte: Agricoltura Italiana On-Line www.aiol.it