Import/export cerealicolo in Italia nei primi sei mesi del 2010

16/9/2010 15:55:11
News
13.09.2010
Secondo l’Anacer le esportazioni dall’Italia dei prodotti del settore cerealicolo risultano in aumento complessivamente di 135.000 tonnellate (+7,5%).
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Le importazioni in Italia nel settore cerealicolo nel primo semestre del 2010 sono aumentate di 472.000 tonnellate (+8,7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si legge in un comunicato dell’Associazione nazionale cerealisti relativo all'import/export in Italia nel settore cerealicolo nei primi 6 mesi del 2010.

Aumenta l’import di grano tenero (+237.000 t), grano duro (+48.000 t) ed orzo (+151.000 t). Per contro risultano in diminuzione gli arrivi di mais (-61.000 t, in particolare dai Paesi terzi).
Tra gli altri prodotti destinati all’alimentazione animale registrano un incremento le importazioni dei trasformati/sostitutivi (+75.000 t), dei mangimi a base di cereali (+10.400 t) e della crusca (+8.800 t).
Le importazioni di riso (considerato nel complesso tra riso lavorato, semigreggio e rotture) diminuiscono di 22.000 t (-26,2%).
Le esportazioni dall’Italia dei prodotti del settore cerealicolo nei primi sei mesi del 2010 risultano in aumento complessivamente di 135.000 tonnellate (+7,5%).
Aumentano in particolare le vendite all’estero di cereali in granella (+10,2%), farina di grano tenero (+6,3%), prodotti trasformati (+14,3%) e paste alimentari (+2,6%).
Risultano in diminuzione le esportazioni della semola di grano duro di 7.800 tonnellate rispetto all’anno 2009 (-14,1%).
Le esportazioni di riso (considerato nel complesso tra riso lavorato, semigreggio e rotture di riso) incrementano del 13,6% (+47.000 tonnellate).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato, conclude il comunicato, nei primi sei mesi del 2010 un esborso di valuta pari a 1218,3 milioni di Euro (1249,3 nel 2009) ed introiti per 1254,5 milioni di Euro (1306,1 nel 2009).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a +36,2 milioni di Euro, contro +56,8 milioni di Euro nel 2009.

fonte: Agricoltura Italiana On-Line www.aiol.it